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Antincendio boschivo

L’Azienda Calabria Verde ed i Consorzi di Bonifica, unitamente alla Protezione Civile regionale, ai Carabinieri Forestali, ai Vigili del Fuoco ed alle Associazioni di volontariato svolgono attività nel settore dell’antincendio boschivo.

Più specificamente, la legge regionale 25/2013, ha trasferito all’Azienda Calabria Verde le funzioni regionali di prevenzione e lotta agli incendi boschivi ed in relazione a dette funzioni viene elaborata la presente progettazione.

La presente progettazione riguarda solo la lotta attiva (monitoraggio, avvistamento e spegnimento incendi) agli incendi boschivi per l’anno 2022, mentre le attività di prevenzione, intesa come interventi nelle aree di competenza, degli incendi boschivi saranno inserite nella progettazione ordinaria di “forestazione”. La priorità degli interventi sarà accordata ed adeguata anche in funzione dei valori di rischio riscontrati nella “Carta del rischio”, eventualmente approfondita con altre conoscenze territoriali.

Tutte le attività programmate nella presente progettazione, previste dalla L. 353/2000 e dalla L.R. n. 51/2017, saranno garantite al coordinatore regionale AIB che tra l’altro:

In allegato si riportano le “Linee guida per l’adozione del modello organizzativo e delle procedure operative per la lotta attiva AIB in Calabria”, elaborate di comune accordo da Calabria Verde, Vigili del fuoco e Protezione Civile Regionale e trasmesse dalla Regione Calabria con prot. SIAR n. 025933 del 12.06.2018 in atti al prot. n. 9068 in pari data. Nelle riunioni con organi istituzionali coinvolti nel sistema antincendio boschivo è emersa la necessità di prevedere l’aggiornamento delle predette linee guida.

Riferimenti normativi

Ai sensi dell’art.3 della legge 21 novembre 2000, n. 353,”Legge quadro in materia di incendi boschivi”, e delle relative linee guida approvate con D.M. 20 dicembre 2001, e per come confermato dalle disposizioni attuative contenute nella Legge Regionale n. 51 del 22 dicembre 2017 “Norme di attuazione della Legge 21/11/2000, n° 353, (Legge quadro in materia di incendi boschivi)”,  le attività antincendio sono annualmente disciplinate dal “Piano Regionale per la Programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi”.

L’Azienda Calabria Verde, per le competenze attribuitele con L.R. 25/2013, attua il Piano regionale antincendi boschivi e in ottemperanza del Decreto del Dirigente Generale della Presidenza nr. 8383 del 14 luglio 2016, assicura il coordinamento della S.O.U.P. e delle attività aeree, incluse le richieste da inoltrare al COAU per l’impiego coordinato dei mezzi aerei statali, secondo quanto riportato nella Direttiva del PCM sul concorso della flotta aerea dello Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi. Ai sensi dell’art. 3 comma 6 lettera c) della L.R. 51/2017, il coordinatore regionale del servizio AIB assicurerà il rispetto dei ruoli e delle competenze all’interno della sala operativa e coordinerà le attività dei soggetti coinvolti nelle attività di spegnimento.

Le attività antincendio dovranno essere svolte in conformità ai dettami del Provvedimento emanato annualmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’attività antincendio boschivo per la stagione estiva “Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti”.

La UOA Protezione Civile, con la sottoscrizione di apposita convenzione, metterà a disposizione le proprie sale operative provinciali (C.O.P.) e regionale (S.O.U.P.), presso le quali opereranno, oltre al personale regionale ordinariamente impiegato, il personale dell’Azienda Calabria Verde, dei Consorzi di Bonifica e dei VV.F..

La partecipazione delle associazioni di volontariato avverrà tramite Avviso pubblico al quale potranno partecipare le associazioni iscritte all’albo regionale ed in possesso dei requisiti previsti dall’art. 7, comma 3, lettera, b della Legge 353/2000.

Pianificazione degli interventi normativi

Nell’anno 2018, a seguito di specifico tavolo tecnico interistituzionale, costituito da rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Calabria Verde e UOA Protezione Civile Calabria,  sono state elaborate per la prima volta le “linee guida per l’adozione di un modello organizzativo e delle procedure operative per la lotta attiva AIB in Calabria” dirette a definire i ruoli e i compiti dei soggetti attivi nella lotta agli incendi boschivi, in relazione alle fasi delle procedure di spegnimento. L’identificazione dei compiti e della partecipazione dei soggetti impegnati nell’A.I.B. ha assicurato maggiore incisività e organizzazione in tutta la campagna antincendio 2018.

Nell’anno 2022, nell’ambito della stesura del Piano AIB 2022 regionale di competenza della UOA “Forestazione“, sono state prodotte le seguenti cartografie di sintesi:

Lo scopo finale è quello di organizzare e condurre la gestione dell’attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, con maggiore efficacia ed efficienza, evitando irrazionali impieghi delle risorse, con conseguente aggravio di spese, ed ottimizzando la forza lavoro in funzione della classificazione delle aree a rischio e della stessa pericolosità degli incendi.

Servizio antincendio boschivo e pianificazione degli interventi AIB

L’incendio del bosco è un processo rapidissimo di decomposizione che avviene solo in presenza del combustibile, quali sono il materiale vegetale e l’ossigeno, ed una piccola quantità di calore ad alto potenziale, che determina lo sviluppo a catena del processo stesso. Lo scoppio di un incendio ha, quindi, una causa scatenante, la scintilla, ed una situazione predisponente del fenomeno, rappresentata dall’aridità più o meno accentuata del suolo e della vegetazione.

È fuori di dubbio che il fattore climatico e l’andamento stagionale abbiano una notevole influenza nel creare le condizioni favorevoli allo sviluppo ed alla propagazione degli incendi boschivi e, nel caso di fulmini, anche nel determinarli direttamente, circostanza questa, però molto rara.

Di notevole importanza è il grado di umidità della vegetazione, in particolare modo di quella erbacea del sottobosco, che varia direttamente con l’andamento stagionale. Gli incendi dei boschi, pur seguendo l’andamento climatico, non si manifestano uniformemente sul territorio.

A parità di condizioni climatiche e di coefficiente di aridità, vi sono altre diverse situazioni che favoriscono lo sviluppo degli incendi nei boschi, quali la mancanza dell’esecuzione degli interventi preventivi previsti dalla LR n. 51/2017, l’afflusso turistico, l’abbandono rurale delle campagne, l’attività di particolari pratiche agronomiche e pastorizie, le azioni dolose, le speculazioni. A seconda dell’ubicazione del bosco e del suo rapporto con le succitate situazioni, si hanno maggiori o minori esposizioni al rischio incendio.

In base all’andamento meteorologico e climatologico, si registrano due periodi di grave pericolosità:

– l’uno estivo, nei mesi di luglio, agosto, settembre, più marcato nelle regioni del centro-sud, Liguria compresa;
– l’altro invernale, nei mesi di gennaio, febbraio e marzo localizzato in particolare nelle zone dell’arco alpino, quali la Liguria, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto ma che negli ultimi anni sta interessando anche altre regioni del mediterraneo, tra cui la Calabria, a causa dei cambiamenti climatici.

In entrambi i suddetti periodi, anche se con differente intensità e pur variando da zona a zona, si determinano le condizioni d’aridità, predisponenti il fenomeno. Generalmente, la causa determinante l’incendio dei boschi è di origine antropica, eccezion fatta per i casi dovuti ai fulmini.

(fonte rapporto 2022 Commissione Europea)

Le condizioni favorevoli per l’inizio dell’incendio nel bosco, si verificano, più frequentemente, in presenza di copertura morta disseccata, con soprassuoli giovani, con essenze lucivaghe di resinose.

Le differenti condizioni meteorologiche quali il regime pluviometrico, la dominanza dei venti, unitamente alle diverse tipologie forestali, al loro governo e trattamento, influenzano la frequenza stagionale degli incendi.

Non vi è dubbio che altra causa primaria degli incendi boschivi è da ricercare nell’alto grado di depauperamento e di forte spopolamento delle zone collinari e montane che determinano l’abbandono di tutte quelle pratiche agronomiche e selvicolturali che in passato rendevano meno vulnerabile il bosco. I diradamenti, le ripuliture, il pascolo disciplinato, eventuali colture ed in alcuni casi anche il fuoco controllato, facevano sì che il sottobosco non fornisse combustibile. Nel contempo, in caso di incendio, la presenza attiva dell’agricoltore e del pastore in loco era garanzia di un rapido intervento.

Il numero degli incendi registrati nel 2021 in Calabria, stando al sistema SITGE “Sistema Informativo Territoriale per la gestione delle Emergenze”, ha raggiunto le 7389 unità, di cui solo n. 739 hanno interessato il bosco (vedasi tabelle allegate riguardanti rispettivamente la ripartizione degli incendi per provincia, un’analisi comparativa dell’andamento del fenomeno dal 2012 al 2021).

(fonte rapporto 2022 Commissione Europea)

Da una verifica sulla fascia oraria interessata dall’innesco di un maggior numero di incendi, si è constatato che essa è compresa tra le ore 10.00 e le ore 19.00: tale informazione è utile nella pianificazione della turnazione di attività delle squadre (vedasi tabella allegate).

Organizzazione servizio AIB

Supporto al Coordinatore Regionale AIB

Lotta attiva – Avvistamento e spegnimento.

La lotta attiva agli incendi boschivi passa attraverso le seguenti fasi:

– avvistamento e ricezione della segnalazione di incendio;
– spegnimento.

La gestione del servizio A.I.B., a seconda delle fasi, interessa:

– le sale operative che ricevono le segnalazioni di incendio da parte delle squadre addette all’avvistamento, da enti o da cittadini privati, che attivano le procedure necessarie allo spegnimento mediante personale di terra o mezzi aerei;
– le squadre addette all’avvistamento, che segnalano tempestivamente i focolai alle predette sale operative;
– le squadre addette allo spegnimento, solitamente dotate di pick-up con modulo antincendio o di autobotti, attivate dalle sale operative;
– la flotta aerea regionale;
– il supporto dello Stato mediante la flotta aerea gestita dal COAU.

Di seguito viene schematizzato il sistema di lotta attiva agli incendi.

In base all’art. 3, comma 3, lett. d) della Legge 353/2000, il periodo di maggior rischio d’incendio boschivo sull’intero territorio regionale, è individuato dal “Piano Regionale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi” nel periodo che va dal 15 giugno al 30 settembre.

Per affrontare l’attività di ricezione della segnalazione d’incendio, avvistamento e spegnimento, l’anno è suddiviso in due differenti periodi:

– il primo (tipicamente dal 15 giugno al 30 settembre), di massima allerta nel quale schierare il massimo organico per la lotta attiva a contrasto degli incendi boschivi. In base all’art. 3 comma 3 lett. D della Legge 353/2000 in Calabria, il periodo di maggior rischio d’incendio boschivo sull’intero territorio regionale è individuato nel “Piano Regionale per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi”;
– il secondo (porzione residua dell’anno), nel quale mantenere un presidio minimo sul territorio per fronteggiare le emergenze possibili e dedicarsi alle attività di prevenzione, consistenti nel porre in essere tutte quelle azioni atte a ridurre le cause ed il potenziale innesco di incendio nonché agli interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti (realizzazione di viali e fasce tagliafuoco creando delle interruzioni sia in senso verticale che orizzontale, scelta delle formazioni forestali e le specie che resistono più al fuoco per ridotta infiammabilità e combustibilità, ecc.).

I mezzi impiegati nelle attività di spegnimento (autobotti e pick-up dotati di modulo antincendio) sono, in parte, messi a disposizione dalla Protezione Civile della Regione Calabria, in parte sono di proprietà aziendale.

Prima del periodo di massima allerta, l’Azienda con i propri Settori provvederà:

– alle visite mediche periodiche, ai sensi del D.lgs. 81/08 e s.m.i., per verificare l’idoneità alla mansione del personale addetto;
– alla formazione del personale dipendente;
– alla dotazione di idonei dispositivi di protezione individuale (scarponi, tuta ignifuga, guanti ignifughi, casco);
– al noleggio, qualora necessario, di mezzi di trasporto collettivo.

S.O.U.P. (sala operativa unificata permanente) e C.O.P. (centri operativi provinciali)

Le sale operative SOUP e COP hanno il compito di ricevere e gestire le segnalazioni degli incendi boschivi provenienti da altri enti o dai cittadini che telefonano al numero verde regionale (800 496 496).

La SOUP (sala operativa unificata permanente) rimane attiva hx24 per l’intera annualità, i COP (centri operativi provinciali) di Reggio Calabria e Cosenza sono attivi hx24 in estate, hx12 nel periodo invernale. Per quanto riguarda le segnalazioni delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone sono ricevute e gestite direttamente nell’ambito della sala operativa di Catanzaro. In caso di necessità potranno essere allestite sale operative nella provincia di Vibo Valentia e di Crotone.

Le sale operative, SOUP e COP, dopo aver ricevuto la segnalazione di un incendio attivano le squadre di terra addette allo spegnimento. Qualora tali squadre richiedano l’intervento di un mezzo aereo le attività dovranno essere necessariamente coordinate dalla SOUP, alla quale afferiscono i compiti di coordinamento degli interventi di tutti i mezzi aerei sia regionali che nazionali. La SOUP valuta eventuali priorità in caso di concomitanza di richiesta da parte delle COP. È costantemente in contatto con le COP ed il Centro Operativo Aereo Unificato, C.O.A.U., fino al termine delle operazioni di spegnimento.

La SOUP raccoglie i dati sugli eventi verificatisi ed in atto trasmessi dalle COP, li organizza rendendoli fruibili per le diverse necessità. Dispone, inoltre, del nodo centrale del sistema di gestione incendi collegato con le sale provinciali e quelle degli Enti delegati confluenti nel sistema AIB. Nell’ambito del territorio regionale, coordina il personale DOS e fornisce in tempo reale tutte le informazioni utili per una efficiente gestione degli incendi boschivi: coordinate per i mezzi aerei, località, estensione degli incendi, antropizzazione, ecc.

Nella SOUP sono presenti i rappresentanti delle amministrazioni che concorrono all’esecuzione del Servizio AIB:

– Azienda Calabria Verde;
– Protezione Civile regionale;
– Vigili del Fuoco: raccordandosi con le proprie Sale operative provinciali, gestiscono e coordinano le attività R.O.S. (Responsabile delle Operazioni di Spegnimento), di lotta AIB ed eventuali situazioni di criticità per l’incolumità pubblica.

I COP, nell’ambito del proprio territorio, hanno piena autonomia nella predisposizione degli interventi di prevenzione e lotta ove non in contrasto con i compiti propri della Sala Regionale e si uniformano alle linee direttive tracciate nel presente Piano specie nei rapporti con gli enti delegati e con le altre Amministrazioni.

A tali strutture sono affidati compiti quali:

– l’acquisizione, la verifica e la valutazione delle segnalazioni di incendi provenienti dalla SOUP e dagli altri canali degli enti coinvolti nella lotta AIB (protezione civile, ecc.);
– l’attivazione ed il coordinamento delle forze terrestri, da dislocare per la lotta agli incendi secondo criteri di priorità ed efficienza volti ad ottimizzare le risorse disponibili;
– la valutazione delle necessità di impiego di mezzi aerei ed il raccordo con i DOS per l’invio alla SOUP della richiesta di mezzo aereo e di tutte le informazioni operative necessarie;
– in caso di incendi notturni che debbano essere affrontati non appena le condizioni di luce lo consentano, la predisposizione del pre-allerta del D.O.S. da dislocare, comunicandolo alla SOUP, e le eventuali richieste di anticipo dell’orario di attivazione delle squadre operative di turno;
– la registrazione delle informazioni operative sul SITGE;
– il costante raccordo con la SOUP, da cui dipendono funzionalmente, anche tramite la trasmissione di tabelle riassuntive giornaliere delle attività svolte.

Per la bonifica (l’attività di soppressione degli ultimi focolai attivi lungo il perimetro dell’area percorsa dal fuoco o di circoscrizione delle porzioni di lettiera in cui persistono fenomeni di combustione anche senza sviluppo di fiamma libera) di un incendio, il COP designa un “referente delle operazioni di bonifica” che:

– verifica il buon esito della bonifica;
– controlla che tutta la zona a rischio sia sorvegliata per il tempo necessario;
– ad intervento ultimato, comunica al COP la chiusura dell’incendio.

Nelle ore notturne sarà cura della COP/SOUP, sulla base delle informazioni acquisite e al fine di valutare e ridurre i possibili rischi per la pubblica incolumità, disporre:

– il presidio della zona per il monitoraggio del fenomeno raccordandosi con le sale operative;
– l’intervento dei Vigili del Fuoco (SO -115) e della Protezione Civile Regionale;
– l’impiego di squadre regionali a supporto, in particolare in quelle aree prossime ai centri abitati.

Le attività presso le sale operative vengono svolte con continuità dal 2015 da parte di personale (impiegati e operai) dell’Azienda Calabria Verde che hanno acquisito la necessaria esperienza e che seguono annualmente percorsi formativi mirati. In questo caso, inoltre, trattandosi di una sede di lavoro “stabile” e non a rete, il contratto integrativo regionale, o in alternativa un accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, può prevedere che per tale attività svolta presso le sale operative non debba corrispondersi indennità chilometriche.

L’occupazione del personale, a seconda del periodo, è richiesta in H24 in questo caso l’Azienda predisporrà dei turni di lavoro e dovrà corrispondere l’indennità per il lavoro notturno e festivo. Altre indennità (reperibilità, di turno, responsabile di sala, responsabile di turno) già previste negli istituti contrattuali di altre categorie di lavoro potranno essere considerate nell’ambito di un accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto.

Per l’anno in corso sono previste due edizioni del corso per sale operative per integrare il personale anche in ragione dei pensionamenti.

Modello organizzativo della S.O.U.P.

Operativamente nella SOUP le funzioni previste, nelle Linee guida per l’adozione del modello organizzativo e delle procedure operative per la lotta attiva AIB in Calabria, sono espletate dalle seguenti figure:

  1. Referente della pianificazione cui spetta:
  2. La definizione della distribuzione e dell’utilizzo, su tutto il territorio regionale, delle risorse umane (compresi i DOS), strumentali e dei mezzi aerei e terrestri;
  3. il coordinamento delle attività dei direttori per le operazioni di spegnimento, attivati su tutto il territorio regionale e distribuiti in funzione del rischio di incendio, in modo da assicurare, per quanto possibile, la presenza in tutti gli eventi che ne prevedano l’intervento.
  4. Referente delle operazioni cui compete:
  5. di sovrintendere alle attività di coordinamento dei mezzi aerei e terrestri;
  6. il coordinamento tecnico-operativo di incendi complessi (per estensione e durata);

Si avvale del:

  1. Referente operativo delle risorse aeree e dei DOS con funzioni di coordinamento delle attività dei mezzi aerei attraverso rapporti con il COAU, i COP e i DOS;
  2. Referente operativo delle squadre a terra con funzioni di coordinamento delle attività delle squadre a terra attraverso rapporti con i COP, i DOS, i referenti operativi squadre a terra e i capi squadra.
  3. Referente della logistica con funzioni di:
  4. approvvigionamento e della gestione di mezzi, materiali, rifornimenti ed altre risorse;
  5. attuazione delle procedure per il mantenimento in efficienza della rete radio (TLC) e del sistema SITGE per il tramite dei rappresentanti della protezione civile;
  6. Referente amministrativo con funzione di:
    1. redazione, controllo e registrazione di tutti gli atti amministrativi;
    2. elaborazioni statistiche del fenomeno degli incendi boschivi (numero di eventi e superficie percorsa dal fuoco);
    3. aggiornamento informazioni sul SITGE;

Modello organizzativo della C.O.P.

Operativamente nella C.O.P. le funzioni previste, nelle Linee guida per l’adozione del modello organizzativo e delle procedure operative per la lotta attiva AIB in Calabria, sono espletate dalle seguenti figure:

  1. Referente della pianificazione delle risorse cui compete:
  2. la definizione e disposizione della distribuzione e l’utilizzo delle risorse terrestri;
  3. la trasmissione alla SOUP delle richieste di concorso aereo;
  4. Referente operativo dei DOS, delle squadre a terra che assicura:
  5. il coordinamento dei mezzi terrestri;
  6. il coordinamento dei DOS e referenti operativi di terra e i capi squadra;
  7. Referente della logistica, che:
  8. approvvigiona mezzi, materiali, rifornimenti ed altre risorse;
  9. gestisce gli stessi;
  10. Referente amministrativo che redige, controlla e registra di tutti gli atti amministrativi, aggiorna il SITGE.

Squadre sorveglianza del territorio, avvistamento e pattugliamento

La sorveglianza del territorio regionale, intesa come presidio del territorio, verrà espletata facendo percorrere al personale di turno in ogni area degli itinerari individuati dalle sale operative antincendio provinciali (COP). Gli itinerari prevedranno soste in punti strategici nei pressi degli obiettivi prioritari da difendere e in punti in cui è garantito l’avvistamento di ampie porzioni di territorio, così spostandosi da un punto di osservazione all’altro pattuglieranno le aree strategiche in termini di rischio incendi. Di norma il personale di turno è costituito da due operatori, per un totale di sei addetti per area, che operano con turnazioni H16 (ore 6:00/14:00 e 14:00/22:00).

Nel caso di mancanza di personale si può prevedere una turnazione H8 (ore 12:00/20:00) con sempre due operatori per turno.

Le attività potranno essere potenziate, sempre dai COP, nelle giornate ad alto pericolo d’incendio.

In particolari condizioni emergenziali è possibile istituire apposite squadre di pattugliamento costituite dallo stesso personale AIB nel rispetto dell’art. 7 del d.lgs 66/2003.

Per l’anno 2019 si prevede l’attivazione di 40 postazioni di avvistamento (vedi allegato).

Squadra di spegnimento

Le squadre addette allo spegnimento da terra degli incendi boschivi, comprese le operazioni di bonifica, sono costituite da un Capo squadra e da un numero di operatori con mansione di addetti allo spegnimento incendi.

Le attività sono avviate dalla sala operativa e coordinate, qualora presente, dal DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento).

Le squadre possono essere dotate di:

  • pick-up con modulo antincendio;
  • autobotte;
  • mezzo senza riserva idrica.

A seconda del mezzo collettivo di trasporto messo a disposizione dall’Azienda può variare il numero di componenti della squadra.

Per le ultime campagne A.I.B. è stato aumentato il numero delle squadre di spegnimento con turnazione H.16, in modo da poter garantire la presenza in postazione del personale addetto allo spegnimento incendi dalle ore 6:00 alle ore 22:00, con turnazioni 6:00/14:00 – 14:00/22:00.

Qualora il numero degli OIF sia insufficiente a garantire il doppio turno, la squadra garantirà un turno H8, con turnazione 12:00/20:00 (orario più critico) o potrà essere valutata la possibilità di effettuare una turnazione di 12 ore a giorni alterni e n. 4 ore di reperibilità al giorno. Le turnazioni di lavoro saranno oggetto di un accordo con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto.

Direttore operativo delle operazioni di spegnimento (DOS)

In caso di incendi più rilevanti è necessaria la figura del D.O.S. per coordinare le attività di spegnimento e, qualora necessario, chiedere alla sala operativa l’intervento dei mezzi aerei.

Quest’anno sono previste due edizioni del corso DOS per integrare il numero complessivo in ambito regionale al fine di migliorare le turnazioni e la copertura territoriale. Si prevede che complessivamente i DOS afferenti al servizio AIB regionale saranno 45 di cui n. 42 di Calabria Verde e n. 3 dei Consorzi di Bonifica. I neo DOS dovranno svolgere un periodo variabile in affiancamento ad altro DOS. Ulteriori DOS potranno essere forniti dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a seguito di sottoscrizione di una specifica convenzione, così come avvenuto negli scorsi anni.

I compiti dei DOS sono:

  • accertare previamente che le forze presenti a terra siano in quantità sufficiente da rendere efficace il lavoro dell’elicottero;
  • appurare la presenza di un punto d’acqua idoneo per il lavoro del mezzo;
  • verificare la presenza di ostacoli al volo;
  • richiedere alla SOUP l’intervento del velivolo fornendo i dati richiesti nella scheda elicottero;
  • indirizzare con precisione i lanci mediante collegamento radio con il pilota;
  • informare costantemente la SOUP sull’attività del mezzo aereo, sull’ora di arrivo sul luogo dell’incendio, sul numero di lanci, sul tempo probabile di permanenza, sull’ora di ripartenza.

Contingente Calabria Verde da attivare nella annualità 2022

Il personale aziendale impegnato per le attività AIB dell’anno 2021 sarà costituito:

Il contingente attivabile nella campagna A.I.B. 2022 per la lotta attiva sarà lo stesso impiegato dall’Azienda Calabria Verde nella scorsa annualità, ad eccezione delle integrazioni necessarie a garantire la turnazione minima delle postazioni a seguito di pensionamento o non idoneità medica di alcuni operatori.

Come già avvenuto negli anni precedenti, il succitato personale dovrà essere eventualmente e preliminarmente sottoposto a corsi di aggiornamento/formazione al fine di gestire in modo corretto le attività da svolgere. Qualora ne ricorresse l’opportunità l’Azienda Calabria Verde potrà procedere alla stipula di convenzioni onerose con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed associazioni di volontariato per corsi di formazione.

Non si procederà a significative integrazioni di postazioni perché non è disponibile personale in numero adeguato e soprattutto idoneo alle mansioni specifiche.

Postazioni autobotte e pronto intervento servizio A.I.B. 2022

In dettaglio nell’allegato “Contingente A.I.B.” è indicato nominativamente il personale impiegato nelle postazioni rappresentate negli “Elaborati grafici”.

Si specifica inoltre, che al fine di prevenire un disomogeneo impiego delle risorse, con conseguente aggravio di spese, e per ottimizzare l’utilizzo della forza lavoro, in fase di programmazione, le risorse umane sono state dislocate presso le postazioni A.I.B. più vicine al luogo di residenza, eccetto diverse esigenze per le aree soggette a maggiore rischio.

Il personale dell’Azienda sarà inoltre utilizzato sia presso la SOUP, sia presso i COP.

Nel computo metrico estimativo e nel quadro economico di progetto sono previste le somme per retribuire oltre i salari e gli stipendi, le ore di straordinario, le ore di reperibilità (che interesserà soprattutto il contingente minimo attivato nel periodo diverso da quello di massima criticità), le differenze retributive, le indennità, le percorrenze chilometriche per tutti i dipendenti coinvolti nell’AIB che ne abbiano titolo.

Flotta aerea regionale e dello Stato

Come in passato, il servizio di ricognizione e spegnimento incendi si avvale del supporto aereo del COAU e della flotta elicotteristica regionale.

Per quanto attiene, il servizio aereo regionale impiegato nelle operazioni di ricognizione e spegnimento incendi, supportato dalla flotta aerea di stato coordinata dal COAU, prevede che verrà espletato con l’utilizzo di 4 elicotteri limitatamente al periodo di massima pericolosità (circa 120 giorni), e per la restante parte dell’anno di un solo elicottero polifunzionale.

Le basi previste in progetto da allestite saranno:

Si evidenzia che per la base in località Cucullaro del comune di Santo Stefano d’Aspromonte il comune ha richiesto la risoluzione anticipata della convenzione in essere e sono in corso le attività per la riconsegna e pertanto non sarà disponibile. Di conseguenza a ciò è stata individuata, quale possibile alternativa, una piazzola nel comune di Canolo Nuovo ricadente all’interno del Demanio Regionale affidato in Amministrazione ad Azienda Calabria Verde.

La direzione operativa del servizio aereo è affidata alla Sala Operativa Unificata Permanente Regionale AIB che disporrà, di volta in volta, l’intervento dell’elicottero in funzione delle priorità delle richieste inoltrate dai DOS per il tramite delle COP. L’Azienda Calabria Verde, tramite il personale di competenza, provvederà a contabilizzare le ore di volo e i giorni operativi di stazionamento.

Per quanto riguarda la flotta aerea nazionale l’impiego avverrà secondo quanto previsto nella Direttiva del PCM sul concorso della flotta aerea dello Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi.

Mezzi di spegnimento

I mezzi immediatamente impiegabili per la campagna AIB sono:

Da subito si provvederà:

  • manutenzione stagionale dei mezzi a cura del Settore Aziendale competente;

Tali mezzi saranno assegnati sia al personale dell’Azienda Calabria sia al personale dei Consorzi di Bonifica.

In casi eccezionali si potrà valutare l’opportunità di autorizzare il personale all’utilizzo del mezzo proprio.

E’ preventivato anche il ricorso al noleggio dei mezzi di trasporto/spegnimento per consentire eventualmente l’attivazione di ulteriori postazioni.

A fine anno 2019 l’azienda ha aderito alla convenzione CONSIP per il noleggio di 40 Fiat panda da assegnare prioritariamente al personale DOS. I mezzi che l’anno scorso sono stati utilizzati dal personale DOS, dopo le necessarie manutenzioni e verifiche, possono integrare i mezzi di trasporto delle squadre AIB.

I mezzi sono dotati di localizzatore GPS che trasmette le informazioni direttamente nelle sale operative il canone è incluso tra le spese previste nella presente progettazione.

Per quanto riguarda l’acquisto del carburante per i mezzi AIB e per le autovetture in dotazione ai DOS si specifica che le somme necessarie sono previste nella presente progettazione ma servono a rimpinguare un impegno già in essere a seguito di Accordo Quadro Fuel Card.

Prevenzione attraverso monitoraggio e pattugliamento

Nel piano regionale 2022, si è cercato di realizzare una migliore e più organica gestione degli interventi e delle azioni mirate a mitigare le conseguenze degli incendi, coinvolgendo in tale attività anche ulteriori soggetti, quali le ATC e le associazioni venatorie, particolarmente conoscitori dei boschi e delle foreste regionali, e aumentando l’attività di vigilanza e controllo del territorio con nuove squadre di Calabria Verde nonché il coinvolgimento anche della Legione dei Carabinieri di Calabria, prevedendo, inoltre, la distribuzione nei punti più critici, di numerose fototrappole per garantire una sorveglianza attiva di questi luoghi. Tale azione è anche mirata alla sorveglianza del territorio per le attività di controllo in materia di tutela del patrimonio forestale.

Il gruppo operativo così strutturato, sarà destinatario di apposito piano di incentivazione, i cui importi saranno determinati, previa specifica copertura finanziaria, in maniera inversamente proporzionale al numero di incendi (ovvero superficie percorsa dal fuoco), secondo il semplice schema:

(– incendi) = (+incentivi)

In questa logica tutto il personale di Azienda Calabria Verde, coinvolto nella lotta agli incendi boschivi, compreso quello di “Cantiere” addetto alla prevenzione attraverso il monitoraggio del territorio, parteciperà ad un progetto obiettivo, importo di circa 1.500.000 €, che verrà parametrato allo sviluppo degli incendi boschivi in ambito regionale.

Il raggiungimento degli obbiettivi presuppone un grande lavoro di squadra in quanto dovranno essere ottimizzati tutti i tempi dalla segnalazione, alla gestione in sala operativa, all’intervento delle squadre ed eventualmente dei DOS e all’eventuale gestione dei mezzi aerei.

Tutto il personale, che non supera una percentuale fissata di assenze (non verranno computate le assenze per malattia ed infortunio), in funzione del lavoro svolto in orario ordinario concorrerà al raggiungimento dell’obiettivo che prevede la riduzione della superficie media per incendio del 10% rispetto alla media degli ultimi 10 anni e pari a 15,2 Ha (vedi tabella seguente) e che la superficie boschiva in ambito delle aree di programma percorsa dal fuoco non deve superare il 2%. L’incentivo verrà distribuito equamente, non potrà superare l’importo di 500,00 € ad unità per l’intero periodo (15 giugno – 30 settembre), con due aliquote parametrate in funzione del propagarsi degli incendi.

In particolare:

il 60% dell’incentivo verrà assegnato equamente a tutto il personale se la superficie media per incendio in ambito regionale sarà ridotta di almeno il 10% rispetto alla media degli ultimi 10 anni;

il 40% dell’incentivo verrà assegnato all’allorché la superficie boschiva percorsa da incendio di ciascuna area programma non supera il 2% di quella totale boschiva dell’area programma considerata.

Formazione personale servizio A.I.B.

Si provvederà a aggiornare la formazione di una parte del:

Attrezzature, dispositivi di protezione individuale (DPI) e vestiario, altri acquisti.

Per la prossima campagna A.I.B. si deve prevede l’acquisto di:

Per ciò che attiene le caratteristiche delle attrezzature e dei DPI da acquistare si rimanda agli elaborati esplicativi a corredo della presente progettazione che ne fanno parte sostanziale e integrante.

Fabbisogno economico.

Per l’attivazione del servizio A.I.B. per l’anno 2022, rappresentata nella presente progettazione, è stato elaborato uno specifico allegato economico costituito dal computo metrico estimativo e dal relativo quadro economico.

Nel computo metrico estimativo e nel quadro economico di progetto sono previste, tra l’altro, le somme per retribuire degli istituti contrattuali (straordinario, la reperibilità, le differenze retributive (nel computo metrico tutti gli OIF impiegati sono considerati con il corretto livello e, dunque, sono computate le somme occorrenti per la mansione), le indennità, le percorrenze chilometriche per tutti i dipendenti coinvolti nell’AIB che ne abbiano titolo).

Si specifica che per il personale aziendale afferente ad altri comparti nella presente progettazione sono quantificati esclusivamente gli istituti contrattuali maturati per l’impiego nelle attività AIB, mentre la parte stipendiale “ordinaria” rimane imputata nei relativi capitoli di spesa.

Si specifica che per quanto riguarda visite mediche verranno eseguite dai medici aziendali in convenzione pertanto le somme inserite in progetto serviranno per onorare le convenzioni già sottoscritte.

Le somme previste per le attività AIB nel Piano Attuativo della Forestazione Anno 2022, approvato con Delibera Commissariale di Calabria Verde N° 37 del 16/02/2022 e Delibera di Giunta Regionale N. 94 del 21/03/2021, relative:

Per l’utilizzazione di queste ultime somme, essendo a disposizione dell’UOA “Forestazione”, è necessario, di volta in volta, predisporre delle richieste specifiche corredate di eventuali elaborati progettuali alla stessa UOA.

Sono parte integrante del presente progetto gli elaborati relativi alla dislocazione delle postazioni di spegnimento e relativo personale, alla dislocazione delle basi di stazionamento degli elicotteri regionali, ai punti di prelievo dell’acqua con mezzi terrestri ed aerei.

Antincendio Boschivo (AIB)

L’attuazione del Piano regionale antincendio boschivo (approvato dalla Regione) è tra le principali competenze dell’Azienda Calabria Verde, chiamata anche ad assicurare il coordinamento della Sala operativa unificata permanente (Soup) e delle attività aeree.

Nonostante gli interventi di prevenzione, tesi a rendere i boschi meno vulnerabili, ogni anno gli incendi rischiano di distruggere grosse superfici boscate, degradando i sistemi forestali regionali. Premesso che ogni incendio boschivo ha una causa scatenante ed una situazione che lo agevola, rappresentata dall’aridità più o meno accentuata del suolo e della vegetazione, le azioni messe in atto da Azienda Calabria Verde mirano a prevenire e ridurre i danni provocati dagli incendi, attraverso attività di previsione, monitoraggio e pattugliamento del territorio, e lotta attiva.

Attività di prevenzione

Le attività di prevenzione possono essere “dirette” ed “indirette”. Le prime, a cura del detentore della superficie agroforestale, agiscono sui fattori predisponenti e su quelli che possono aiutare a controllare le fiamme. Le seconde sono indirizzate alla popolazione perché eviti comportamenti che potrebbero provocare gli incendi.

Prevenzione diretta

La prevenzione diretta punta a ridurre la superficie combustibile attraverso una serie di interventi, a partire dalle operazioni di pulizia e manutenzione del sottobosco. Nel dettaglio il soprassuolo viene ripulito attraverso il diradamento mirato di alcune piante e lo sfoltimento di altre. Alcune aree vengono, inoltre, delimitate con elementi artificiali (come i viali parafuoco) che possano limitare eventuali incendi, oppure circondate da zone a diversa combustibilità per potere intervenire più agevolmente nello spegnimento. Nel sottobosco vengono sfoltiti ed eliminati cespugli ed arbusti che alimenterebbero le fiamme. Sullo strato erbaceo si interviene eliminando le erbacce lungo le strade e le scarpate, soprattutto dove il rischio di accensione è più elevato.

Altri interventi messi in atto da Calabria Verde riguardano la viabilità forestale e le fasce parafuoco; l’utilizzo di specie forestali alternative; la realizzazione di invasi e punti di approvvigionamento idrico; l’impiego di roghi controllati per ripulire alcune aree dal materiale che potrebbe fare da esca per gli incendi.

Nelle Aree protette questo tipo di prevenzione si deve raccordare con gli obiettivi delle Riserve in termini di conservazione della biodiversità e con la tutela di tutte le tipologie di boschi che fanno emergere l’eccezionale complessità funzionale del sistema foresta.

Prevenzione indiretta

La prevenzione indiretta si attua attraverso azioni di controllo, pattugliamento e vigilanza delle aree a rischio, ed attraverso il monitoraggio del territorio. Attività fondamentali se si pensa che la quasi totalità degli incendi boschivi è provocata dall’uomo e che gran parte di essi sono di origine dolosa. È il personale di turno in ogni area ad effettuare la sorveglianza, percorrendo itinerari individuati dalle sale operative antincendio provinciali.

Lotta attiva agli incendi boschivi

La lotta attiva agli incendi boschivi passa attraverso due fasi: l’avvistamento e ricezione della segnalazione di incendio; il suo spegnimento.

Le segnalazioni degli incendi boschivi, provenienti da altri enti o dai cittadini che telefonano al numero verde regionale, vengono ricevute e gestite dalle sale operative Soup e Cop, il cui funzionamento è assicurato da Calabria Verde. Sono loro ad attivare le squadre di terra addette allo spegnimento. Qualora le squadre richiedano l’intervento di un mezzo aereo, le attività di quest’ultimo dovranno essere necessariamente coordinate dalla Soup, che ha proprio il compito di coordinare gli interventi di tutti i mezzi aerei sia regionali che nazionali.

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