La Calabria ha un indice di boscosità di circa 5 punti percentuali superiore a quello nazionale, pari al 43%. Si tratta di aree forestali per lo più di proprietà privata (58%), ma con una buona consistenza di patrimonio pubblico. Circa il 39% delle aree forestali regionali è di proprietà pubblica, ed il 9% di queste costituisce il patrimonio regionale: si tratta di circa 60 mila ettari di territorio regionale nelle dirette competenze dell’Azienda Calabria Verde.
Il patrimonio indisponibile regionale è distribuito nelle aree di maggior rilievo ambientale: oltre il 91% è costituito da boschi, diversificati nella composizione e nella struttura; parte da formazioni di origine artificiale, parte da prati e pascoli. Rientrano nel patrimonio anche molti fabbricati con aree di pertinenza e una viabilità forestale che attraversa, spesso in maniera capillare, ciascuno dei complessi demaniali.
La superficie demaniale è ripartita per il 48% circa in provincia di Cosenza, per l’11% circa in provincia di Catanzaro, per l’8% circa in provincia di Vibo Valentia, per il 6% circa in provincia di Crotone e per il 27% circa in provincia di Reggio Calabria.
Il 99,3% del patrimonio forestale dell’Azienda ricade nella categoria «Boschi Alti», e si compone di un 37% di conifere e 63% di latifoglie. La tipologia della copertura nelle varie province è omogenea (con una prevalenza netta di coperture a bosco), ma molto frammentata.
Per gestire in maniera proficua il patrimonio è necessario dotarsi di Piani di gestione forestale (per come previsto dalla legge regionale 45/12), che sono strumenti irrinunciabili per la programmazione delle attività . Dopo aver effettuato una ricognizione complessiva del patrimonio boschivo amministrato, Azienda Calabria Verde ha in corso di redazione il primo Piano di gestione forestale, quello della foresta demaniale Cinquemiglia – Pellegrina, per una estensione superiore ai 2mila ettari, già oggetto di pianificazione nel periodo 1958-1967 ed ha in corso di programmazione la pianificazione di ulteriori 20.000 ettari. L’Azienda ha imposto che il contenuto e gli interventi del Piano si conformino agli standard di Gestione forestale sostenibile (Gfs) secondo le metodologie Pefc ed Fsc